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Apparecchi dentali: cosa sono e quando è giusto utilizzarli

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Apparecchi dentali: cosa sono e quando è giusto utilizzarli

Quali differenze esistono tra apparecchi dentali fissi e mobili

Gli apparecchi dentali o odontoiatrici sono dei dispositivi medici utilizzati per risolvere numerose anomalie legate alla posizione dei denti e al loro regolare sviluppo. Vengono installati anche per il trattamento di malocclusioni dovute ad uno scorretto allineamento delle ossa mascellari. I benefici che un simile strumento può apportare sono molteplici, in particolar modo dal punto di vista estetico è capace di donare un sorriso bello e radioso. Preventivamente però, è necessario ricorrere a degli esami specifici per studiare nel dettaglio il caso clinico, decidendo poi di conseguenza come e dove intervenire.

Quali esami effettuare prima di iniziare il trattamento

Il primo passo da compiere dunque è quello di effettuare degli esami specifici come:

  • Impronte dentali: L’analisi delle impronte permette di studiare un adeguato piano di trattamento, nel nostro studio l’impronta verrà registrata per mezzo di uno scanner intraorale senza utilizzo delle tradizionale paste
  • Radiografia ortopanoramica e telecranio: è una tecnica di visione di tutta l’arcata dentale mediante rilevazione ai raggi x. Essa è fondamentale per un bilancio iniziale dello stato della bocca prima di iniziare un trattamento odontoiatrico dato che permette di studiare sia le ossa che le relazioni tra di esse, oltre che le strutture dell’articolazione temporo-mandibolare
  • Fotografie del volto: ogni caso deve essere documentato per verificare nel corso del tempo i progressi della terapia effettuata.

Una volta terminata questa fase preliminarel;odontoiatra avrà tutti gli elementi necessari per decidere come intervenire per raddrizzare la dentatura.

Quando utilizzare apparecchi dentali mobili o fissi

In base al caso l’odontoiatra utilizzare strumenti dentali fissi, ovvero dispositivi che vengono installati in maniera permanente nella bocca. Posso essere tenuti in un periodo di tempo che oscilla a seconda di ogni paziente, infatti per ottenere gli effetti desiderati possono essere necessari pochi mesi così come qualche anno.

Spesso l’ortodonzia fissa è scelta per curare un grave disallineamento o un rapporto di occlusione tra le due diverse arcate. Può essere usata sia nella fase dell’adolescenza, quando lo sviluppo dentale è completo, sia in età adulta. Si applica tramite delle piastrelle che possono essere sia in metallo che in porcellana, chiamate anche brackets. Gli altri elementi impiegati sono le legature, metalliche o elastiche, e il filo ortodontico che viene inserito negli appositi slot.

Questa soluzione spesso è preferibile nei bambini o in pazienti con esigenze estetiche non elevatissime. Oggi la maggiorparte dei casi può essere trattata con le cosiddette mascherine invisibili. A differenza dell’apparecchio fisso, è necessario che il paziente le indossi nella maggiorparte delle ore della giornata con la possibilità di rimuoverle senza particolare problemi quando si deve, ad esempio, mangiare. Il paziente in questo caso potrà svolgere il suo trattamento ortodontico senza alcun tipo di disagio estetico per tutta la durata dello stesso.

 

 

 

 

 

 

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