quali e quanti denti abbiamo

Quali e quanti denti abbiamo? Una risposta troppo spesso sconosciuta

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Quali e quanti denti abbiamo? Una risposta troppo spesso sconosciuta

Tutte le fasi che caratterizzano la dentatura umana

Una delle domande più frequenti riguardanti il nostro corpo, alla quale non sempre è semplice dare una risposta precisa, è: quali e quanti denti abbiamo nella nostra bocca? È importante sapere innanzitutto che esistono due diversi tipi di dentizione che si formano in ogni uomo: i denti decidui, più comunemente chiamati anche ‘da latte’, e quelli permanenti, che spuntano tra la tarda infanzia e la prima fase adulta e, escludendo malattie o lesione, restano tutta la vita. Quest’ultimi vanno ad occupare lo spazio lasciato dai denti decidui e si sviluppano contemporaneamente alla crescita della mandibola e della mascella.

 

Differenze tra denti da latte e definitivi

I denti sono organi molto duri che si trovano all’interno della nostra bocca. La loro funzione principale è certamente quella di aiutarci nella masticazione, ma risultano essere molto importanti anche per parlare e, soprattutto negli ultimi tempi, per una funzione di grande valore estitico-sociale. Andiamo a vedere allora nel dettaglio quali sono le caratteristiche e le differenze tra le due tipologie di dentature accennate prima, quella decidua e quella permanente.

I primi denti da latte fanno la loro comparsa di solito tra i 6 e i 10 mesi. Sono 20 in totale ed emergono gradualmente fino al primo anno e mezzo di vita. Per quanto temporanei, e quindi destinati a cadere, è molto importante prendersene cura perché saranno cruciali nello sviluppo di una bocca sana. Inoltre, essendo anche molto delicati, è fondamentale non trascurarli per evitare che si formino delle problematiche come ad esempio le carie. Questi restano nella bocca del bambino fino ai sei anni di età quando iniziano ad essere sostituiti da quelli permanenti.

Il processo di sostituzione dura circa sei anni, fino quindi alla prima adolescenza. I nuovi denti si sviluppano sotto la radice dei precedenti, i quali cadranno naturalmente lasciando spazio ai nuovi arrivati. Tra i 6 e i 13 anni dunque troveremo all’interno del cavo orale una dentizione mista, composta cioè da denti permanenti e decidui alternati. È una della fasi più importanti per quanto riguarda il corretto sviluppo dell’apparato masticatorio, per questo è fondamentale affidarsi ad un odontoiatra che possa seguire questo momento con controlli costanti e preventivi.

Alla fine, qualora spuntassero anche i terzi molari, conosciuti meglio come denti del giudizio (i quali possono comparire tra i 17 e 20 anni ma talvolta possono anche non manifestarsi mai), un uomo adulto conta tra arcata superiore e inferiore 32 denti.

Quali sono le fasi dei denti permanenti

Dopo aver visto quali e quanti denti abbiamo nella nostra bocca, andiamo ad elencare quali sono le varie fasi che caratterizzano la dentatura umana definitiva:

  • Tra i 6 e gli 8 anni: questo è il periodo che segna il vero passaggio dalla dentatura da latte a quella definitiva. Compariranno, in ordine temporale, prima i molari permanenti (detti per questo anche denti dei sei anni), subito dopo gli incisivi centrali inferiori e superiori, per finire con gli incisivi laterali di entrambe le arcate
  • Tra gli 8 e i 10 anni: durante questa fase sembrerà che nessun cambiamento si stia verificando. In realtà è proprio durante questo periodo che le basi ossee si preparano ad accogliere denti come i canini e i premolari. Inoltre è la fascia d’età dove far capire al bambino quanta importanza e che ruolo determinante ricopre una costante igiene orale
  • Dai 10 ai 13 anni: è la fase in cui termina il processo di sostituzione. Il denti definitivi che compariranno sono i canini superiori ed inferiori, primi e secondi premolari superiori ed inferiori e secondi molari di entrambe le arcate

Come detto è importante che un dentista segua gradualmente la comparsa dei denti, sia quelli da latte che definitivi. In particolar modo dopo questa ultima fase un suo consulto sarà necessario per valutare se ci sia un rapporto di chiusura esatto tra le due arcate o valutare eventuali interferenze tra i denti, problemi che possono rivelarsi invalidanti in futuro per la funzione masticatoria.

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